Oggi intervistiamo eto, autrice e illustratrice de La notte del Puff Puff, il nuovo albo di kira kira edizioni. Scoprirai tante curiosità su di lei, sul lavoro di illustrazione editoriale e sulla genesi di La notte del Puff Puff. Buona lettura!
Come ti chiami? Presentati ai lettori di kira kira
Mi chiamo eto, sono un’autrice e illustratrice di albi illustrati e svolgo la mia attività a Tōkyō, in Giappone. Sono cresciuta in campagna, circondata dalle risaie e adoravo passeggiare lungo le loro sponde o in giardino. Anche ora faccio spesso passeggiate per ammirare la natura. Ultimamente, grazie alla creazione di questo albo, ho fatto la conoscenza di tante specie di funghi
Puoi parlarci del tuo nome d’arte, cosa significa?
Il mio nome d’arte è “eto” e deriva dal mio cognome “Etō”. Inoltre, in giapponese “eto” può significare anche “con le figure (immagini, quadri, disegni)” quindi ho voluto includere nel mio nome anche il significato di “vivere con le figure”.
Lavoravi già nel campo dell’illustrazione? Quando hai deciso di diventare autrice di albi illustrati?
Sì, lavoravo già come illustratrice dal 2006. Prima ero una grafica editoriale. Fin dalle elementari immaginavo vagamente di voler diventare un’autrice di albi illustrati, ma ho mosso concretamente i primi passi in questa direzione nell’estate del 2019, quando ho partecipato ad un workshop chiamato “Atelier estivo” del Museo d’Arte di Itabashi.
Che messaggio vuoi trasmettere con i tuoi albi illustrati?
Ne “La notte del Puff Puff” ho voluto raccontare il segreto di quei misteriosi esseri viventi chiamati “funghi”. Appaiono all’improvviso e poi scompaiono, sono presenze molto arcane. Anche i loro colori e le loro forme sono unici. Da piccola non sapevo come si riproducessero e credevo che fossero figli degli alberi. (nota: in giapponese la parola kinoko, fungo, può significare anche “bambino dell’albero”, ki no ko.)
Il tema centrale della mia produzione è trasmettere “la gioia di vivere sul pianeta terra”. Credo fermamente che sentirsi felici di vivere su questa terra dove esistono tante creature viventi meravigliose si colleghi alla “forza vitale” sia nei bambini che negli adulti.
Perché hai deciso di raccontare una storia sul mondo dei funghi?
Fino all’età adulta non ho mai incontrato quegli adorabili funghi a forma di ombrello che compaiono nelle favole, perché vivevo in una pianura circondata da risaie. Il primo che ho visto è stato piccolissimo fungo in mezzo all’erba. Poi un fungo bianco. Erano sicuramente spuntati al mattino, eppure la sera erano spariti! Non si possono vedere sempre, così sono stata conquistata dal loro mistero.
Adoro gli esseri misteriosi e arcani.
Il forte desiderio di incontrare i funghi mi ha spinto a creare questo albo.
Ci puoi spiegare che tecnica hai usato per realizzare le tavole de La notte del Puff Puff e quali passaggi hai seguito nel processo creativo?
- Basandomi sugli schizzi, creo le righe e dei tocchi di colore utilizzando penne, matite e colori acrilici.
- Raccolgo delle foglie e dei fili d’erba, che ricopro di pittura acrilica e imprimo sulla carta come timbri, o di cui traccio le venature con una matita.
- Scannerizzo e creo i livelli su Photoshop
- Correggo il layout e creo uno schema dei colori
- Creo il file per la stampa risograph e faccio la stampa di prova
- Controllo con attenzione la stampa di prova, regolo la concentrazione dell’inchiostro e ristampo.
- Finito!
eto traccia e venature di una foglia
Processo di creazione della quarta di copertina.
Come è stato lavorare con una casa editrice straniera?
È stata un’esperienza davvero emozionante!
Mi è piaciuta l’alchimia che si è creata tra me ed Elena (ndr. Rambaldi, fondatrice di kira kira edizioni) ma anche fra il Giappone e l’Italia. Ho potuto riscoprire un “senso della natura” che davo per scontato come giapponese e di cui non ero consapevole e, durante i nostri confronti, mi è diventato sempre più chiaro che tipo di mondo volevo creare. Inoltre, durante la fase di progettazione è stato molto bello scoprire il senso italiano per la bellezza.
Qual è la parte più impegnativa nel lavorare alla creazione di un albo illustrato e quale è stata la più impegnativa in questa opera in particolare?
La parte più impegnativa è il lavoro sulla bozza: chiarirsi le idee e creare il proprio mondo. Ho rivisto la bozza più di dieci volte prima di mostrarla a kira kira edizioni. Questo è solo il mio secondo albo illustrato e questo processo è difficilissimo ed è facile perdersi. Qui concentro l’80% delle energie totali.
Nel caso de “La notte del Puff Puff”, consapevole di essere giapponese, ho interagito con l’editore con passione e fiducia. Quando ho capito che ero parte del team kira kira e che stavamo creando insieme, il flusso di lavoro è diventato più fluido.
Inoltre, il prototipo a sei colori per la stampa risograph è stato molto difficile, ma è stato un esperimento meraviglioso!
Quale attività ti è piaciuta di più durante la creazione di questo albo?
- Fare schizzi durante le mie molteplici passeggiate alla ricerca di funghi veri mentre cercavo idee. Ho chiesto consiglio ai funghi!
- Sperimentare con la pittura analogica.
- Pianificare i colori e sperimentare con la sovrapposizione dei colori nella stampa risograph.
Quali sono i tuoi piani per il futuro come autrice di albi illustrati?
Vorrei realizzare tanti albi illustrati su scala globale con editori che condividono i miei valori. Prima di morire vorrei pubblicare almeno altri otto albi illustrati!
Avendo già piantato i semi dei miei albi illustrati in Giappone, vorrei coltivarli e vorrei anche creare opere con editori esteri godendomi le differenze culturali.
Vorrei anche provare a creare albi illustrati con una struttura grafica libera.
Inoltre, vorrei anche raccontare tanti altri segreti dei funghi, quindi vorrei fare un seguito della storia di Kinoko e Sowasowa!
Se vuoi scoprire di più su La notte del Puff Puff clicca sulla cover del libro.
Clicca QUI invece per visitare il sito di eto.
Ti piacciono gli articoli del blog di kira kira?
Lascia la tua mail e ti manderò un messaggio quando scriverò il prossimo...