Buona domenica cari lettori, oggi si festeggia 1 anno dal primo post di Kira Kira, il primo blog italiano dedicato ai libri per bambini, all’illustrazione e alla cultura per l’infanzia che arriva dal meraviglioso e affascinante paese del Sol Levante, il Giappone.
Ringrazio tutti i lettori che mi hanno scritto in questo anno: per ringraziarmi, per raccontarmi che aspettano la domenica per leggere Kira Kira o semplicemente per dirmi che il blog gli piace.
Amici vicini e lontani, grazie di cuore! Il vostro incoraggiamento è stato fondamentale in questo primo anno insieme!

Per festeggiare, vi parlo oggi di un albo che potete leggere in italiano.
Si tratta di una serie storica e che ha festeggiato oramai il suo 40° anniversario. Sono le avventure di Nezumi-kun, nate dalla penna di Yoshio Nakae e dalla matita di Noriko Ueno.

Il topolino e la mela (りんごがたべたいねずみくん) è uno degli albi illustrati della serie, l’unico tradotto in Italia da Nord-Sud edizioni.
Un topolino osserva un melo, uno dopo l’altro una serie di animali vengono per coglierne un frutto… alla loro maniera. Il corvo arriva in volo e la coglie con il becco, la scimmia si arrampica, l’elefante usa la proboscide e la giraffa il suo lungo collo, il canguro salta e anche il rinoceronte a modo suo riesce a cogliere la mela. Il topolino desidera possedere ogni volta quelle particolari abilità,  fino all’arrivo della foca, che di abilità ne ha una proprio speciale, che usa per realizzare il desiderio di Nezumi-kun.

Un albo che si basa sulla storia, sulle ripetizioni e sulla conclusione “a lieto fine” e in cui le semplici figure sono a servizio del racconto. Il bianco e nero le rende leggibili e fruibili, gli spazi bianchi sono usati ad effetto per dare risalto alle specificità dei vari animali. Il rosso, a contrasto, pone l’attenzione sull’oggetto del desiderio. Qui è la mela, mentre nel primo libro della serie è la giacchetta rossa del topolino.

Yoshio Nakae, nato a Kobe nel 1940 ha iniziato a lavorare in team con Noriko Ueno ai tempi della scuola, producendo una serie di picture book autopubblicati.

Nel 1973 esce un libro senza parole per l’editore americano Harper and Row, Elephant Buttons, pubblicato poi in Giappone con il titolo Zō no botan. La serie del topolino Nezumi-kun è la più famosa, nata nel 1974, conta 32 volumi. La particolarità di questo autore sta nell’identificare un tema particolarmente significativo per i bambini e costruirci attorno una storia.


Il primo volume, Nezumi-kun no chokki (Il vestito di Nezumi-kun) ha ricevuto il Kodansha Award for Picture Books nel 1975. Nel 2005 Nakae e Ueno sono stati insigniti del prestigioso Iwaya Sazanami Literary Award per il lavoro fatto insieme.

Le illustrazioni di Noriko Ueno sono estremamente versatili. Con matite e pastelli passa dalla semplicità e comicità con cui ritrae il famoso topolino, alla profondità espressiva di altri lavori.

Per scoprire di più sulle opere e sulle attività di questo sodalizio artistico, andate a visitare il sito ufficiale, cliccando qui.

Oggi non vi propongo le consuete foto del libro, ma due letture ad alta voce da youtube. Entrambe sono deliziose all’orecchio per la musicalità delle parole e delle ripetizioni. La prima dalla voce di un bambino lettore, la seconda in versione cantata (purtroppo qui le immagini non sono di grande qualità). Capirete la storia, anche senza conoscere la lingua giapponese.

http://www.youtube.com/watch?v=Jd184y_MPwk

http://www.youtube.com/watch?v=iYDS8fzL3U0

Per concludere, a tutti i lettori di Kira Kira oggi chiedo (perché un regalo di anniversario è lecito chiedere, giusto?) di condividere il più possibile se vi è piaciuto un post. Usare Facebook, Instagram,  fare passaparola… Se posso raggiungere qualche altra anima bella che può trarre godimento nella scoperta di queste meraviglie giapponesi, ne sarò davvero felice! Sarà il mio proposito per il secondo anno!

*Il nome dell’autore della serie è Yoshio Nakae è riportato come Yoshiwo nella copertina del libro. E’ una questione di traslitterazione dell’ultimo kan del nome を (che sarebbe wo, ma che si può leggere anche “o”)

*Il disegno della bandierina in apertura del post è realizzato da Yasumi Kato. Ne abbiamo parlato la scorsa settimana, qui.