Da diverso tempo mi ripromettevo di scoprire il mondo di Kaya Doi. Nel suo mondo ci sono due bambine, due gemelle con i capelli neri a caschetto. Hanno un abitino bianco, una con i bottoni blu e l’altra con i bottoni rossi. Pedalano con le loro biciclette fra boschi, prati, paesini, attraverso le stagioni, fin sotto il fondo del mare.
Sono cinque i picture books che raccontano le loro avventure e, udite udite, Enchanted Lion Books, l’editore indipendente con base a New York, ne pubblica tre fra il 2016 e il 2017.
Il primo è qui con me, si intitola Chirri & Chirra, ed è tradotto da Yuki Kaneko, autrice e artista giapponese che, cresciuta in Giappone, ora vive a Brooklyn e per il mercato americano ha già tradotto anche due albi illustrati da Komako Sakai.
Chirri e Chirra si alzano molto presto al mattino e partono per una pedalata nella foresta, una foresta che è un mondo bambino, dove tutto ha la giusta misura e dove quando hai fame c’è una bakery piena di prelibatezze e quando viene la sera ci si imbatte in un delizioso hotel dalle stanze confortevoli.
Chirri e Chirra assaggiano delizie della natura, un caffè alle ghiande e un tè al trifoglio, insieme a due api che nel loro mini tavolino sorseggiano tè alla violetta.
Fanno merenda vicino al laghetto e un pisolino sotto l’albero.
Anche nell’hotel che trovano quando il sole comincia a calare, ogni stanza ha la misura giusta e alla sera c’è un concerto degli animali con una musica così allegra che ti fa venire voglia di cantare.
Un albo delizioso ma non lezioso, in cui la natura è un piccolo mondo sicuro con cui le bambine sono in perfetta armonia. Anche le illustrazioni sono “a misura di bambino”, le matite colorate e i pastelli mescolano i verdi e i marroni della foresta con gialli caldi come il pane al miele e particolari vivaci farciti di rosso fragola e viola gelso.
La forma orizzontale dell’albo da il senso del viaggio e le illustrazioni a doppia pagina, tipiche del picture book giapponese, ci permettono anche di vedere più momenti contemporaneamente come era nell’arte dell’emakimono.
L’hotel della foresta ha la porta blu, il colore che le bambine vedono dalla finestra della camera, il colore di una notte serena a conclusione di una meravigliosa avventura.
Kaya Doi è nata a Tokyo, si è laureata in design alla Tokyo Zokei University e ha iniziato il suo percorso con gli albi illustrati partecipando all’Atosaki Juku Workshop che si tiene in una libreria specializzata in libri per bambini a Tokyo.
Adesso vive nella prefettura di Chiba, una vita lenta e frugale assieme ai suoi gatti, in una casa immersa nel verde dove trova ispirazione per i suoi lavori. Possiamo vedere alcune fotografie nell’articolo che ce la racconta nell’ultimo numero della rivista Moe.
Kaya Doi è molto sensibile ai temi ambientali e alla salvaguardia degli animali, che sono spesso protagonisti dei suoi albi, dai gatti alle rane, dagli scoiattoli ai canguri. Qui potete vedere le copertine dei suoi lavori.
Ad aprile potremo leggere Chirri & Chirra. The Springtime Meadow, ed è stata annunciata una terza avventura dal tema invernale.
Nel sito di Kaya Doi trovate un link per scoprire una serie di gadget dedicati ai suoi personaggi. In Giappone il merchandising legato ai personaggi più amati è una regola. E non si tratta solo di personaggi televisivi, i bambini possono trovare nei negozi anche i loro beniamini protagonisti di storie illustrate. Giocattoli e altri oggetti di uso comune, belli e curati.
Nella versione originale, i nomi dei personaggi di questi deliziosi albi, sono チリとチリリ ovvero Chiri e Chiriri (scritti in Katakana e pronunciati Ciri e Ciriri) e riportano all’onomatopea giapponese per il Drin Drin del campanello che si dice appunto Chirin-chirin. Non mi piace molto la traduzione che è stata fatta per la versione inglese, la trovo sgradevole all’orecchio e in contrasto con la musicalità del campanello. Capisco però la difficoltà nel trovare nomi simili agli originali, senza poter mantenere il gioco di parole della lingua giapponese.
Penso che in Italia questo albo sarebbe gradito al pubblico, se saremo tanto fortunati da averlo nelle nostre librerie… speriamo che gli editori abbiano orecchio musicale!
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